mercoledì 9 aprile 2014

Roberta Redaelli: “Colpo di Fulmine”

Moda, Poesia, Natura … Danza! Cosa possono mai avere in comune queste parole? Semplice: Roberta Redaelli e la sua dirompente e grande creatività! Fuoco, boreale, idrogeno, cenere, folgore, nero.

La natura si offre come una splendida tavolozza dai mille colori da cui attingere a piene mani per poter dipingere su una tela d’eccezione: capi dalle forme essenziali e contemporanee pronti ad accogliere un’esplosione di stile.

I materiali sono fuori da ogni schema: Il Sensitive® Ultra Light Firming già visto nella Collezione A/I si rinnova andando ad ospitare per la prima volta le stampe create dalla Stilista, dando vita a capi che fanno bene non solo al corpo ma anche allo spirito, facendo la sua comparsa una vera chicca, una novità assoluta per il mondo della moda: la pelle di anguilla stampata viene reinterpretata tramite borse e spolverini con linee geometriche e pulite volte ad esaltare un materiale che farà impazzire le donne grazie alla sua consistenza impalpabile e al suo suono “crunchy”, un vero e proprio “classico del futuro”.

Per questa nuova Collezione la stilista ha tratto ispirazione dalla natura nelle sue manifestazioni più spettacolari e terribili come fulmini, lava, aurora boreale reinterpretandola però attraverso la lente del romanticismo. Come? Lasciandosi trasportare indietro nel tempo fino al Rinascimento momento d’oro della civiltà occidentale scegliendo di far dipingere a mano  alcuni capi della collezione con versi tratti da “Lodi del corpo femminile” una raccolta di Poesie del ‘500 che sono dedicate alle varie parti del corpo della donna. Il nome della collezione quindi rimanda ad un doppio piano valoriale.

Da un lato Colpo di Fulmine inteso come una manifestazione dirompente della natura, con una sorprendere rappresentazione iconografica della forza creatrice e anche al tempo stesso distruttrice del mondo naturale. Dall’altro lato Colpo di Fulmine diventa un' espressione di tutte le emozioni amorose contrastanti e tumultuose che si ispirano alla figura femminile, la cui bellezza è sempre stata croce e delizia per l’uomo rendendola una divinità dai due volti: l’essere portatore di vita in grado di alleviare la solitudine e le sofferenze dell’essere maschile da un lato e dall’altro una Venere incantevole, in grado con la sua bellezza e alterità di rendere folle d’amore e di passione qualsiasi uomo.

Ma le novità non finiscono di certo qui. Per lo shooting si è scelta una Testimonial d’eccezione, la giovane stella de La Scala di Milano, Virna Toppi. Classe 1992, a 10 Anni supera le selezioni per entrare all’Accademia della Scala superando oltre 500 candidati e da allora la sua strada è tutta in salita. Conclusa l’Accademia de La Scala passa un anno al Teatro Semperoper di Dresda dove si mette in luce per il suo talento tanto che il Direttore de La Scala, Makhar Vaziev, nel Marzo del 2012 la contatta per convincerla a tornare a Milano. Un’occasione di quelle che non ricapitano nella vita e che l’ha portata oggi ad essere una degli astri nascenti della danza Italiana.

Anche la location è del tutto originale: le foto scattate dal talentuoso Guido Taroni sono state realizzate al Teatro San Teodoro di Cantù, piccolo gioiello del comasco, fondato nel 1921 e dal 2011 gestito in associazione da il Comune di Cantù, il Teatro Sociale di Como, Cooperativa Mondovisione Onlus.

Per Maggiori Informazioni: www.robertaredaelli.com